martedì 3 marzo 2020

Un pomeriggio alla mostra pittorica


Ilze è alla galleria d'arte con il suo collega Kārlis.

🇱🇻 LETTONE

Ilze: Tā ir skaista glezna. Iespaidīga. Man ļoti patīk krāsas. Skaties - pelēki mākoņi, dzeltena saule, balts ledus. Interesanta gaisma.
Kārlis: to gleznu sauc?
Ilze: Ezers ziemā.
Kārlis: Mmmm ... es domāju, ka tā glezna ir mazliet garlaicīga. Man labāk patīk šī. Skaties - ir vakars. Sceču gaisma. Uz galda vāzē baltas lilijas, sarkans ābols un pudele vīna. Romantiska glezna ...

🇮🇹 ITALIANO

Ilze: Quello è una bellissimo quadro. Impressionante. Mi piacciono molto i colori. Guarda - nuvole grigie, sole giallo, ghiaccio bianco. Interessante luce.
Kārlis: Come si chiama questo quadro?
Ilze: Lago in Inverno.
Kārlis: Mmmm ... io penso che questo dipinto è un poco noioso. I preferisco questo. Guarda - è sera. Luce di candela. Sul tavolo gigli bianchi nel vaso, una mela rosso e una bottiglia di vino. Un romantico dipinto ...

mercoledì 29 gennaio 2020

Un mondo a colori


Vi siete mai chiesti come sarebbe il mondo se non fosse a colori? Sicuramente sarebbe un mondo meno interessante e bello di come lo percepiamo nel nostro quotidiano. Ecco quindi qualche krāsas, colore, in lingua lettone:

sarkans rosso
oranžs arancione
dzeltens giallo
zaļš verde
zils blu
violets viola
brūns marrone
melns nero
balts bianco
pelēks grigio
rozā rosa

Quando si chiede di che colore sia un sostantivo si usa sempre il caso locativo: kādā krāsā?, in quale colore?, e nella risposta il caso nominativo.

Se chiediamo kādā krāsā ir viņas mati?, qual'è il colore dei suoi capelli? ci verrà risposto, ad esempio, brūni (qui viene usata la forma plurale di brūns).

La stessa regola che esiste gli aggettivi, ovvero quella di ereditare il genere, il numero e il caso nel sostantivo che descrivono, vale anche per il colori.

sarkans ābols mele rosse sarkana pildspalva penna rossa
oranžs apelsīns arcancia arancione oranža aprikoze albicocca arancione
zaļas lapas foglie verdi zaļa zāle erba verde
zilas acis occhi blu zila jūra mare blu
brūni mati capelli marroni brūna govs mucca marrone
violetas vīnogas uva viola violtes krekls camicia viola
pelēki mākoņi nuvole grigie pelēkas peles topolino grigio
melns lietussargs ombrello nero melnas ūsas baffi neri
balts sniegs neve bianca baltas bikses pantaloni bianchi

Il colore rozā costituisce un'eccezione poiché non avendo un finale tipico non cambia mai, indipendentemente dal sostantivo che descrive.

rozā šampanietis champagne rosa rozā vaigi guance rosa

Gli avverbi gaiši, chiaro, e tumši, scuro, modificano gli aggettivi di colore.

Gli aggettivi


Gli aggettivi sono parole che descrivono un sostantivo: un libro interessante, una piccola abitazione, una strada larga, una piccola città e via dicendo.

Nel precedente dialogo Davids, Draugi e Fiona utilizzano molte volte degli aggettivi per descrivere la cena, il ristorante o la loro camera: cena deliziosa, ristorante buono ma caro, camera bella, confortevole, moderna e soleggiata.

Di seguiti alcuni degli aggettivi maggiormente utilizzati:

liels (grande) mazs (piccolo)
labs (buono) slikts (cattivo)
tievs (magro) resns (grasso)
garš (alto) īss (basso)
vecs (vecchio) jauns (giovane)
skaists (bellissimo) neglīts (bruttissimo)

L'aggettivo jauns può significare sia giovane che nuovo. L'aggettivo garš può significare alto, garš vīrietis, un uomo alto, gara meitene, una ragazza bassa, oppure lungo, garš vilciens, un lungo treno, gara iela, una strada lunga.

Come per i pronomi possessivi mans e tevs anche gli aggettivi vanno sempre d'accordo con il sostantivo che descrivono. Di seguito alcuni esempi:

Londona ir skaista pilsēta Londra è una bellissima città
Viņa ir skaista meitene Lei è una bellissima ragazza
Rundālē ir skaista pils In Rundale c'è un bellissimo castello

Un punto fondamentale da tenere ben presente è che, anche se i sostantivi nominativi hanno tre differenti finali per il genere femminile (-a, -e e -s), esiste solo un finale per gli aggettivi singolari femminili (-a). Così anche se abbiamo pilsēt-a, meiten-e o pil-s l'aggettivo sarà sempre skaist-a.

Stesso discorso per i sostantivi plurali e per i diversi casi presenti nella lingua, ad esempio il locativo, cosi avremo:

Parkā ir skaistas puķes Nel parco ci sono bellissimi fiori
Parkā ir lieli koki Nel parco ci sono grandi alberi
Viesnīza ir klusā ielā L'albergo è in una strada trnquilla
Mēs dzīvojam mazā mājā Noi viviamo in una piccola casa
Mēs dzīvojam lielā dzīvoklī Noi viviamo in una grande appartamento

lunedì 13 gennaio 2020

Al ristorante con qualche amico


David e Fiona sono usciti con alcuni amici del luogo. Sono in un buon ristorante e hanno appena finito di cenare.

🇱🇻 LETTONE

David: Garšīgas vakariņas. Šis ir labs restorāns.
Draugi: Jā, restorāns ir dārgs, bet labs.
Draugi: Kāda ir jūsu viesnīca?
David: Skaista, ērta, moderna ...
Draugi: Un istaba? Kāda ir jūsu istaba?
David: Jā, arī laba. Liela, saulaina ... bet ...
Fiona: Bet es nevaru gulēt.
Draugi: Kāpēc? Cieta gulta?
Fiona: Nē, gulta ir mīksta un ērta, bet ... ārā liels troksnis - cilvēki, mašīnas, tramvaji, satiksme ...
Draugi: Bet jūsu viesnīca taču ir klusā ielā?
David: Naktī nē. Blakus ir Īru krogs.

🇮🇹 ITALIANO

David: Deleziosa cena. Questo è un buon ristorante.
Draugi: Si, il ristorante è caro, ma buono.
Draugi: Com'è il vostro hotel?
David: Bellissimo, confortevole, moderno ...
Draugi: E la camera? Com'è la vostra camera?
David: Si, pure buona. Grande, soleggiata ... ma ...
Fiona: Ma io non posso dormire.
Draugi: Perchè? Il letto è duro?
Fiona: No, il letto è soffice e confortevole, ma ... fuori c'è molto rumore - persone, macchine, tram, traffico ...
Draugi: Ma il vostro hotel tuttavia è su una strada silenziosa?
David: Di notte, no.. Accanto c'è un Irish pub.

venerdì 10 gennaio 2020

I lettoni e i fiori


I lettoni hanno una rapporto speciale con i fiori. I fiori, ziedi, vengono dati ed offerti in ogni occasione speciale, a donne ed a uomini: quindi fiori per un invito a cena, per un onomastico, vārda diena, per un compleanno, dzimšanas diena, per un anniversario, jubileja, e nessun concerto finisce senza che il musicista, mūziķi, riceva un mazzo di fiori. Riga forse è una delle sole città al mondo che ha aperto, 24 ore su 24, i suoi negozi di fiori, ziedu saloni.

Chiunque possegga un giardino, dārzs è orgoglioso di averlo. Chi non ha un giardino utilizza molto piante per interni telpaugi. Anche il meno attraente degli uffici pubblici può avere al suo interno giungle di piante per interni, curate dagli impiegati, darbinieki o dalla signora della pulizie, apkopēja.

È abitudine offrire mazzi con numero dispari di fiori. Mazzi con un numero pari di fiori sono usati solo per i funerali, bēres. Quindi è consigliabile non regalare mai ad una donna una dozzina di rose rosse, 11 è preferibile.

martedì 24 dicembre 2019

Scusi, una banca? E una bar?


Il nostro amico David deve fare un bancomat. Torna quindi alla reception per ottenere delle informazioni per qualche banca vicina all'hotel e chiede anche per un bar dove rilassarsi un po' e magari fumarsi una sigaretta.

🇱🇻 LETTONE

David: Sakiet, lūdzu, kur ir banka?
Receptionist: Tepat viesnīcā, pirmajā stāvā.
David: Vai banka tagad it atvērta?
Receptionist: Jā, noteikti.
David: Paldies. Vai viesnīcā ir bārs?
Receptionist: Jā, protams.
David: Kur tas ir? Kur ir bārs?
Receptionist: Redziet tās gaismas? Tur.
David: Vai bārā drīkst smēķēt?
Receptionist: Nē, diemžēl nedrīkst. Iekšā smēķēt ir aizliegts.
Smēķēt var tikai ārā, dārzā.

🇮🇹 ITALIANO

David: Senta, prego, dov'è la banca?
Receptionist: Proprio qui in hotel, al primo piano.
David: La banca adesso è aperta?
Receptionist: Si, certamente.
David: Grazie. C'è un bar in hotel.
Receptionist: Si, naturalmente.
David: Dov'è questo? Dov'è il bar?
Receptionist: Vede quelle luci? Lì.
David: Nel bar è consentivo fumare?
Receptionist: No, purtroppo non è consentito. Dentro fumare è proibito.
Fumare (si) può solo fuori, nel giardino.

giovedì 12 dicembre 2019

Ecco le sue chiavi! Le auguro un buon soggiorno!


Dopo aver completato tutte le formalità la receptionist da' le chiavi David.

🇱🇻 LETTONE

Receptionist: Te ir jūsu atslēgas. Jūsu istaba it trešajā stāvā.
David: Kur, lūdzu? Atvainojiet es nesaprotu. Lūdzu, lēnāk.
Receptionist: Tre-ša-jā stā-vā. Numur trīs nulle deviņi
David: Trīs nulle deviņi. Paldies. Kur ir lifts, lūdzu?
Receptionist: Tur, gaiteņa galā. Kur ir jūsu bagāža? Vai tā ir jūsu soma?
David: Nē, tā nav mūsu soma. Mūsu bagāža ir tepat ārā, mašīnā.
Receptionist: Mašīnu jūs varat atstāt garāžā, ja gribat.
David: Paldies.

🇮🇹 ITALIANO

Receptionist: Qui sono le sue chiavi. La sua stanza è al terzo piano.
David: Dove, prego? Mi scusi, non ho capito. Prego, più lentamente.
Receptionist: Ter-zo pia-no. Numero tre zero nove
David: Tre zero nove. Grazie. Dove è l'ascensore, prego?
Receptionist: Là, alla fine del corridoio. Dove sono i vostri bagagli? Quella borsa è vostra?
David: No, quella non è la nostra borsa. Il nostro bagaglio è proprio fuori, in macchina.
Receptionist: La macchina lei può lasciarla in garage, se vuole.
David: Grazie.

lunedì 9 dicembre 2019

I pronomi possessivi


I pronomi possessivi sono pronomi che servono a precisare a chi appartiene la persona, l'animale o la cosa indicati dal nome che sostituiscono. Questo tipo di pronome è usato anche quando diciamo il mio nome o la tua famiglia.

es (io) → mans/mana (mio/mia)
tu (tu) → tavs/tava (tuo/tua)
viņš (egli) → viņa (suo)
viņa (ella) → viņas (sua)
mēs (noi) → mūsu (nostro)
jūs (voi) → jūsu (vostro)
viņi (essi) → viņu (loro)
viņas (esse) → viņu (loro)

Quando vengono utilizzati assieme ad un sostantivo i pronomi possessivi mans/mana e tavs/tava ereditano il genere ed il numero del sostantivo sia esso maschile, femminile, singolare o plurale.

mans vārds, il mio nome mani dokumenti, i miei documenti
mans alus, la mia birra mans pulkstenis, il mio orologio
mana adrese, il mio indirizzo manas bikses, i miei pantaloni
mana soma, la mia borsa manas atslēgas, le mie chiavi

I pronomi mūsu, jūsu, viņa, viņas e viņu non cambiano mai genere.

mana bagāža, il mio bagaglio mūsu bagāža, i nostri bagagli
mans vārds, il mio nome jūsu vārds, il tuo nome
manas atslēgas, le mie chiavi viņa atslēgas, le sue chiavi
mans lietssargs, il mio ombrello viņas lietssargs, il suo ombrello
mani bērni, i miei bambini viņu berni, i loro bambini

Scusi! Chi ha fatto palo?


Se dobbiamo scusarsi con qualcuno in Lettonia abbiamo due possibilità: possiamo dire piedodiet, scusi, oppure atvanojiet, mi scusi. Se, invece, non capiamo cosa il nostro interlocutore ha detto abbiamo tre possibilità: possiamo utilizzare l'espressione es nesaprotu, non ho capito, possiamo chiedere di ripetere quanto dettoci con lūdzu atkārtojiet, prego, ripeta oppure possiamo chiedere di parlare più lentamente utilizzando l'espressione lūdzu lēnāk. Se infine vogliamo capire il significato di una frase possiamo dire Ko tas nozīmē?

Tuttavia, quando un lettone vuole iniziare una conversazione o attirare l'attenzione di qualcuno non dice mai mi scusi piuttosto sakiet, lūdzu! che letteralmente significa dimmi, prego! Notare che il verbo sacīt, dire, qui è usato al modo imperativo e questo modo può essere usato per comandi o istruzioni.

mercoledì 4 dicembre 2019

Impariamo a contare: i numeri


Anche per i numeri esiste il genere grammaticale. Se il sostantivo che essi quantificano è maschile il numero è di genere maschile come possiamo vedere nelle frasi viens gads, un anno, divi gads, due anni. Se il sostantivo è femminile il numero diventa pure di genere femminile: viena diena, un giorno, divas dienas, due giorni. Il numero trīs è un eccezione e non cambia genere.

Neanche tutti i numeri che finisco per -t cambiano genere ad eccezione di quando si comunica un orario, ma questo lo vedremo in un nuovo articolo.

La parola per zero è nulle.

N. Numurs N. Numurs N. Numurs
1 viens, viena 11 vienpadsmit 30 trīsdesmit
2 divi, divas 12 divpadsmit 40 četrdesmit
3 trīs 13 trīspadsmit 43 četrdesmit trīs
4 četri, četras 14 četrpadsmit 46 četrdesmit seši
5 pieci, piecas 15 piecpadsmit 50 piecdessmit
6 seši, sešas 16 sešpadsmit 60 sešdesmit
7 septiņi, septiņas 17 septiņpadsmit 70 septiņdesmit
8 astoņi, astoņas 18 astoņpadsmit 80 astoņdessmit
9 deviņi, deviņas 19 deviņpadsmit 90 deviņdessmit
10 desmit 20 divdesmit 100 simts

Finalmente siamo arrivati in hotel!


David e Fiona sono arrivati in Lettonia da poco e staranno in hotel finché il loro appartamento non sarà pronto. È tempo di fare il check-in al front desk.

🇱🇻 LETTONE

Receptionist: Sakiet, lūdzu, kāds ir jūsu vārds?
David: Piedodiet, es nesaprotu. Lūdzu, atkārtojiet.
Receptionist: Kāds ir jūsu vārds? Kā jūs sauc?
David: Ak tā, mans vārds. David.
Receptionist: Kā to raksta?
David: Dē-ā-vē-ī-dē.
Receptionist: Paldies, un jūsu sievas vārds?
David: Fiona. Ef-ī-o-en-ā.
Receptionist: Paldies. Un kāds ir jūsu uzvārds?
David: Brown. Bē-er-o-dubultvē-en.
Receptionist: Ā, jūs east amerikānis?
David: Nē, es esmu skots.
Receptionist: No Skotijas?
David: Nē, faktiski mēs parasti dzīvojam Anglijā, Londonā.
Receptionist: O, jūs dzīvojat Anglijā. Londona ir liela pilsēta.
Kāda ir jūsu adrese?
David: Šeit Latvijā? Kalēju iela 5, dzīvoklis 4.
Receptionist: Kāds ir jūsu telefona numurs?
David: Mans telefona numurs ir 2976 8731.
Receptionist: Jūsu pasi, lūdzu.
David: Lūdzu. Pase ir ļoti veca.
Receptionist: Mjā, fotogrāfija arī... Nu, labi. Te ir pildspalva.
Parakstiet šeit, lūdzu!

🇮🇹 ITALIANO

Receptionist: Senta, prego, qual'è il suo cognome?
David: Scusi, Io non capisco. Prego, ripeta.
Receptionist: Qual'è il suo cognome? Come si chiama?
David: Oh, il mio nome. David.
Receptionist: Come si scrive?
David: D-a-v-i-d.
Receptionist: Grazie, e il nome di sua moglie?
David: Fiona. F-i-o-n-a.
Receptionist: Grazie. E qual'è il suo cognome?
David: Brown. B-r-o-w-n.
Receptionist: Ah, lei è americano?
David: No, io sono scozzese.
Receptionist: Dalla Scozia?
David: No, infatti noi abitualmente viviamo in Inghilterra, a Londra.
Receptionist: Oh, le vive in Inghilterra. Londra è una grande città.
Qual'è il suo indirizzo?
David: Qui in Lettonia? Kalēju strada 5, appartamento 4.
Receptionist: Qual'è il suo numero telefonico?
David: Il mio numero telefonico è 2976 8731.
Receptionist: Il suo passaporto, prego.
David: Prego. Il passaporto è molto vecchio.
Receptionist: Mmm si, la foto pure... Bene. Qui c'è la penna.
Firmi qui prego!

giovedì 28 novembre 2019

Dove mi scusi? Il caso locativo


I sostantivi nel caso locativo rispondono alla domanda kur? dove? cosicché non si rende più necessario utilizzare le preposizioni a e in. Ad esempio, se qualcuno è in banka, banca, possiamo usare la parola utilizzata per banca con il finale del caso locativo: bankā

I sostantivi singolari nel caso locativo terminano sempre con una vocale lunga. Di seguito alcuni esempi per capire meglio:

Maschile Femminile
darbs → darbā jūrmala → jūrmalā
teātris → teātrī upe → upē
tirgus → tirgū pils → pilī

Questi finali sono usati anche con i nomi di luoghi, di città e delle nazioni. Per esempio, se Londra in lettone è Londona, a Londra diventa Londonā, in Inghilterra diventa Anglijā e in Gran Bretagna diventa Lielbritanijā.

I sostantivi plurali di genere maschile nel caso locativo terminano tutti con -os:

veikali → veikalos    teātri → teātros    tirgi → tirgos

Invece tutti i sostantivi plurali di genere femminile nel caso locativo si formano aggiungendo -s al sostantivo locativo singolare:

brīvdienas → brīvdienās    upes → upēs    pilis → pilīs

Infine è importante ricordare che il locativo è usato anche nelle espressioni di tempo e pertanto risponde anche alla domanda kad?, quando? Quindi per dire in Ottobre, in inverno o in serata diremo oktobrī, ziemā o vakarā.

lunedì 25 novembre 2019

Le declinazioni e i casi


La declinazione è un cambiamento della forma della parola secondo la sua posizione e la sua funzione nella frase. Ad esempio, la parola io cambia nei vari contesti in mi o me a seconda della funzione che svolge; ovvero la forma cambia, il significato rimane sempre lo stesso. Questi cambiamenti della forma servono a indicare quale funzione la parola svolge nel contesto della frase.

C’è differenza fra: io picchio te e tu picchi me. Sono sempre io e tu in ballo, ma il ruolo cambia, e la lingua lo illustra attraverso il cambiamento della forma.

Il lettone estende questa distinzione dei ruoli anche agli oggetti e fa differenza fra il caffè è sul tavolo, è il caffè che agisce sul tavolo e Anna beve il caffè. In questo ultimi caso il caffè subisce, per fare un esempio meno violento.

Il lettone ha 2 generi (maschile e femminile) che vanno declinati a secondo la loro posizione o il loro ruolo nella frase nei 6 casi seguenti:


Il nominativo costituisce la forma standard per il sostantivo. Nel dizionario i sostantivi compaiono sempre nel caso nominativo. In una frase è il soggetto e colui che compie l'azione, quindi il chi? o il cosa? sta facendo qualcosa.

Il genitivo esprime il possesso, risponde alla domanda di chi? Per semplicità basta ricordare che esso coincide con il genitivo sassone inglese. Ad esempio: Deivida kolēģis, il collega di David, Fionas bērni, i bambini di Fiona.

Il dativo è usato per esprime l'oggetto indirettamente coinvolto dall'azione del soggetto, risponde quindi alla domanda a chi? o per chi?. Possiamo capire meglio come funziona analizzando la frase viņš dod sulu draugam, lui da il succo al suo amico. In questa frase il succo è l'oggetto direttamente coinvolto dall'azione del soggetto e l'amico è l'oggetto indiretto, una specie di recipiente finale in cui l'oggetto diretto confluisce.

L'accusativo esprime direttamente l'oggetto coinvolto dall'azione del soggetto. Quindi è la persona o la cosa su cui l'azione del soggetto sta agendo. Per esempio, nella frase viņš dzer sulu, lui beve il succo, lui è il soggetto che sta compiendo un'azione, beve il succo. Quindi il succo è l'oggetto direttamente coinvolto dall'azione. Rendiamo questo in modo chiaro declinandolo nel caso accusativo come sulu.

Il locativo esprime il luogo: dove? Per esempio: Anglijā, in Inghilterra, darbā, a lavoro. Spesso il locativo è utilizzato per esprimere il quando? Per esempio: oktobrī, in Ottobre, ziemā, in inverno e vakarā, nel pomeriggio.

L'ultimo caso è il vocativo. Il vocativo è usato quando ci rivolgiamo direttamente ad una persona. Si utilizza con i sostantivi singolari, e si forma eliminando l'ultima lettera dal sostantivo. Questo è ovvio con i nomi maschili, così, Deivids diventa Deivid! e Pēteris diventa Pēteri!

venerdì 22 novembre 2019

Andiamo a lavoro con Māra e Fiona


Māra sta andando a lavoro quando incontra la sua amica Fiona per strada.

🇱🇻 LETTONE

Māra: Labrīt, Federica. Kā iet?
Fiona: Paldies, labi.
Māra: Kur Deivids? Darbā, birojā? Varbūt viņš pašreiz ceļo?
Fiona: Nē, Deivids ir mājās. Šodien viņš strādā mājās.
Māra: Skaidrs. Un kur ir bērni? Skolā Anglijā?
Fiona: Nē, bērni nav skolā, viņi ir tepat Latvijā, brīvdienās. Pašreiz viņi ir jūrmalā kopā ar auklīti.
Māra: Brīnišķīgi! Šodien ir saulains laiks.
Fiona: Jā, šodien ir skaista diena.

🇮🇹 ITALIANO

Māra: Buon giorno, Fiona. Come va?
Fiona: Bene, grazie.
Māra: Dov'è David? A lavoro, in ufficio? Forse lui al momento viaggia?
Fiona: No, David è a casa. Oggi lui lavora a casa.
Māra: Chiaro. E dove sono i bambini? A scuola in Inghilterra?
Fiona: No, i bambini non sono a scuola, loro sono proprio qui in Lettonia, in vacanza. Attualmente loro sono al mare assieme con la tata.
Māra: Meraviglioso! Oggi c'è un clima soleggiato.
Fiona: Si, oggi è una bellissima giornata.

Verbi regolari e verbi irregolari


I verbi regolari sono i verbi che si coniugano secondo dei modelli generali. È sufficiente conoscere il modello per coniugare tutti gli altri verbi dello stesso tipo. I verbi irregolari sono quelli che si allontanano dai modelli generali.

Nella lingua lettone i verbi regolari possono appartenere a tre grandi famiglie. I verbi appartenenti ad una famiglia utilizzano lo stesso modello di coniugazione.

La prima famiglia che vedremo è la famiglia runāt, parlare.

DARBĪBAS VĀRDS RUNĀT

es runā-ju io parlo
tu runā tu parli
viņš/viņa runā egli/ella parla
mēs runā-jam noi parliamo
jūs runā-jat voi parlate
viņi/viņas runā essi/esse parlano

La parte prima del trattini è il tema e le parti in grassetto sono i finali. Il tema si ottiene eliminando l'ultima lettera, la t, dalla forma infinita.

Dzīvot, vivere, e strādāt, lavorare, sono verbi appartenenti a questa famiglia.

es dzīvoju, tu dzīvo, viņš/viņa dzīvo, mēs dzīvojam, jūs dzīvojat, viņi/viņas dzīvo
es strādāju, tu strādā, viņš/viņa strādā, mēs strādājam, jūs strādājat, viņi/viņas strādā

Molti altri verbi appartengono a questa famiglia: studēt, studiare, īrēt, affittare, ceļot, viaggiare, domāt, pensare, atkārtot, ripetere, spēlēt, giocare, lidot, volare, tulkot, tradurre, jautāt, domandare, e lietot, usare.

La seconda famiglia che vedremo è la famiglia varēt, essere in grado.

DARBĪBAS VĀRDS VARĒT

es var-u io sono in grado
tu var-i tu sei in grado
viņš/viņa var egli/ella è in grado
mēs var-am noi siamo in grado
jūs var-at voi siete in grado
viņi/viņas var essi/esse sono in grado

Drīkstēt, essere consentito, gribēt, volere, e varēt, potere, fanno proprio parte di questa seconda famiglia di verbi.

es drīkstu, tu drīksti, viņš/viņa drīkst, mēs drīkstam, jūs drīkstat, viņi/viņas drīkst
es gribu, tu gribi, viņš/viņa grib, mēs gribam, jūs gribat, viņi/viņas grib
es varu, tu vari, viņš/viņa var mēs varam, jūs varat, viņi/viņas var

Questi tre verbi, in particolare, sono particolarmente comodi perché possono essere usati assieme ad altri verbi nella forma infinita senza preoccuparsi di come debbano essere coniugati.

Vai drīkst smēķēt? È consentito fumare?
Es gribu ēst. Voglio mangiare.
Es negribu dzert. Non voglio bere.
Jūs varat atstāt. Puoi lasciare.
Vai jūs gribat sēdēt? Vuoi sederti?
Vai jūs arī gribat nākt? Vuoi venire pure tu?
Vai drīkstu ienākt? È consentito entrare?
Es gribu iet. Voglio andare.
Es nevaru gulēt. Non posso dormire.

Altri verbi che appartengono alla stessa famiglia come dzirdēt, udire, e redzēt, vedere, non posso essere usati nella stesso modo di drīkstēt, gribēt e varēt.

martedì 12 novembre 2019

Allo shopping center con Māra, Fiona e Pēteris


Tra i negozi del nuovissimo centro commerciale Akropole di Riga la nostra cara amica Māra presenta Fiona al suo amico Pēteris.

🇱🇻 LETTONE

Māra: Fiona, šis ir Pēteris. Pēteri, šī ir Fiona Brauna.
Pēteris: Labdien, Fiona. Ļoti patīkami. Vai jūs strādājat kopā?
Fiona: Nē, mēs neesam kolēģes. Mēs esam draudzenes.
Pēteris: Vai jūs dzīvojat Rīgā?
Fiona: Jā. Es esmu angliete, bet pašreiz mēs dzīvojam Latvijā.
Pēteris: Ak, tā. Kur jūs strādājat?
Fiona: Es nestrādāju. Es vēl studēju.
Pēteris: Kur jūs studėjat?
Fiona: Londonas Universitātē.
Pēteris: Tātad jūs dzīvojat Latvijā un studējat Anglijā?
Fiona: Jā, tieši tā.
Pēteris: Bet kāpēc tad jūs dzīvojat Rīgā?
Fiona: Tāpēc ka mans vīrs Deivids strādā Latvijas Bankā.

🇮🇹 ITALIANO

Māra: Fiona, questo è Pēteris. Pēteri, questa è Fiona Brown.
Pēteris: Buongiorno, Fiona. Molto lieto. Voi lavorate assieme?
Fiona: No, noi non siamo colleghe. Noi siamo amiche.
Pēteris: Lei vive in Riga?
Fiona: Si. Io sono inglese, ma attualmente noi viviamo in Lettonia.
Pēteris: Capisco. Dove lavora?
Fiona: Io non lavoro. Io ancora studio.
Pēteris: Dove studia?
Fiona: All'Università di Londra.
Pēteris: Perciò lei vive in Lettonia e studia in Inghilterra?
Fiona: Si, proprio così.
Pēteris: Ma perchè quindi lei vive in Rigā?
Fiona: Perchè mio marito David lavora alla Latvijas Banka.

giovedì 7 novembre 2019

I pronomi dimostrativi


I pronomi dimostrativi indicano una cosa, un animale o una persona vicina a chi parla šis, questo, šī, questa, o lontana da chi parla tas, quello, , quella.

PRONOMI DIMOSTRATIVI

Šis ir mans dēls Harijs. Questo è mio figlio Enrico.
Šī ir mana meita Millija. Questo è mia figlia Milly.
Vai tas ir jūsu vīrs? Quello è tuo marito?
Vai ta ir jūsu sieva? Quella è tua moglie?
Siš ir krēsls. Tas ir galds. Questo è una sedia. Quello è un tavolo.
ir biļiete. ir pase. Questa è una biglietto. Questa è una passaporto.

Le rispettive forme plurali sono: šie, questi, šīs, queste, tie, quelli, tās, quelle.

PRONOMI DIMOSTRATIVI

Šie ir mani bērni. Questi sono i miei figli.
Šīs ir mūsu meitas. Queste sono le nostre figlie.
Vai tie ir jūsu bērni? Quelli sono i tuoi figli?
Tās ir mana draudzenes. Quelle sono le mie amiche.

mercoledì 6 novembre 2019

Al parco con Zane, Fiona e Kārlis


Fiona sta passeggiando allegramente al parco, con i propri figli, quando vede la sua nuova amica Zane assieme al suo collega di lavoro Kārlis.

🇱🇻 LETTONE

Zane: Sveika, Fiona! Šis ir mans kolēģis. Vai jūs east pazīstami?
Fiona: Nē, mēs neesam pazīstami. Es esmu Fiona Brauna.
Kārlis: Ā, jūs esat Deivida sieva. Ļoti patīkami. Mani sauc Kārlis Ozoliņš. Vai tie ir jūsu bērni?
Fiona: Jā, šie ir mani bērni. Tas ir Harijs un tā ir Millija.
Kārlis: Vai viņi runā latviski?
Fiona: Diemžēl bērni nerunā latviski. Viņi runā tikai angliski Bet viņi saprot diezgan daudz.
Kārlis: Un jūs? Vai jūs runājat latviski?
Fiona: Jā, es mazliet runāju latviski.
Kārlis: Es runāju latviski, angliski, krieviski un vāciski.
Fiona: Jūs east ļoti gudrs!

🇮🇹 ITALIANO

Zane: Salve, Fiona! Questo è il mio collega. Vi conoscete?
Fiona: No, non ci conosciamo. Io sono Federica Bellini.
Kārlis: Oh, lei è la moglie di David. Molto lieto. Mi chiamo Kārlis Ozoliņš. Quelli sono i suoi figli?
Fiona: Si, questi sono i miei figli. Questo è Harry e questa è Milly.
Kārlis: Loro parlano lettone?
Fiona: Sfortunatamente, i bambini non parlano lettone. Loro parlano solo inglese. Ma lo capiscono parecchio.
Kārlis: E lei? Lei parla lettone?
Fiona: Si, io parlo un po' di lettone.
Kārlis: Io parlo lettone, inglese, russo e tedesco.
Fiona: Lei è troppo bravo!

Nazionalità delle persone


Per indicare la nazionalità di una persona esiste una forma maschile, una forma femminile e una forma plurale. Se ci riferiamo a più persone o se non conosciamo il loro sesso con certezza utilizziamo la forma plurale maschile.

Ci sono differenti modi per dire lettone: un lettone è latvietis, una lettone è latviete, le persone lettoni sono latvieši. La lingua lettone è latviešu valoda.

Nel lingua parlata comunemente il lettone diviene latviski. Questo significa che latvieši runā latviski, i lettoni parlano lettone, e angļi runā angliski, gli inglesi parlano inglese.

Uomo Donna Gruppo
un americano amerikānis amerikāniete amerikāņi
un britannico brits - briti
un canadese kanādietis kanādiete kanādieši
un gallese velsietis velsiete velsieši
un inglese anglis angliete angļi
un irlandese īrs īriete īri
un italiano itālietis itāliete itālieši
un lettone latvietis latviete latvieši
un scozzese skots skotiete skoti

E i nomi delle nazioni? Eccone alcuni: Amerika, America, Anglija, Inghilterra, Skotija, Scozia, Igaunija, Estonia, Itālija, Italia, Latvija, Lettonia, Lietuva, Lituania.

Una curiosità: nella lingua lettone i nomi di alcune nazioni che normalmente in italiano sono composti da due parole diventano un'unica parola. Per esempio, la Gran Bretagna è conosciuta come Lielbritānija. Ecco altri esempi:

NAZIONI

Dienvidāfrika Sud Africa
Dienvidamerika Sud America
Vidusāzija Asia Centrale
Vidusjūra Mar Mediterraneo
Ziemeļamerika Nord America
Ziemeļīrija Irlanda del Nord

Gli Stati Uniti d'America invece rimangono sempre composti da tre parole: Amerikas Savienotās Valstis (o ASV abbreviato). Anche la parola utilizzata per indicare la città capitale è un'unica parola galvaspilsēta, composta dalle parole galva, testa e pilsēta, città.

martedì 5 novembre 2019

Come formulare le domande


Come per l'italiano, nel lettone per formulare una domanda basta cambiare il tono della voce: un jūs? e tu? Più in generale le domande iniziano con vai, che si utilizza per le domande per cui non è richiesta una risposta articolata, a cui cioè è possibile rispondere con , si, , no, oppure con kas, ko, kur, cik, ecc.
Vai jūs esat Marco? Tu sei Marco?
Kas tas ir? Cos'è questo?
Kas jūs esat? Chi sei tu?

Le parole preposte alla formulazione delle domande sono tante e nella quasi totalità iniziano per la lettera k. Vediamo tutti i casi e capiamo quando usarle:
Kas? Cosa? Chi? (risposta nominativa)
Ko? Cosa? Chi? (risposta accusativa)
Kur? Dove? (risposta locativa)
Kad? Quando? (risposta locativa)
Kāds?, Kāda? Qual'è, Che tipo di?
Kurš?, Kura? Quale?
Kā? Come? Di chi?
Kam? Per chi? Per cosa? Per quale?
Kāpēc? Perché?
Cik? Quanto?
Ar ko? Con cosa? Con chi?

Per esempio, se chiedessi kur ir pele? dov'è il topo? e poiché kur si aspetta una risposta nella forma locativa risponderemo kaķī, nel gatto. Rispondere con kaķis, il gatto, non avrebbe avuto alcun senso.

La confusione maggiore nasce nell'utilizzo di kas e ko, ovvero quando utilizzare kas e quando ko. Dobbiamo sempre ricordare che kas si utilizza in relazione al soggetto, ko si utilizza in relazione all'oggetto diretto.
Es lasīju grāmatu Io leggo un libro
Kas lasīja? Es, io
Ko lasīja? Grāmatū?, un libro

Come abbiamo imparato, bisogna rispondere sempre con la corretta forma che la domanda richiede. Mai dovremo rispondere grāmata ad una domanda che inizia per ko. Va benissimo come risposta se la domanda inizia per kas.

Kāds si utilizza spesso per chiedere com'è qualcosa, ma nei dialoghi si utilizza anche per chiedere a qualcuno il proprio nominativo, ad esempio:
Kāds laiks šodien? Com'è il tempo oggi?
Kāds ir jūsu vārds? Qual'è il tuo nome?

Ricordiamo inoltre che kāds cambia genere e numero per andar bene con la cosa o la persona di cui si sta chiedendo qualcosa:
numurs Kāds ir jūsu telefona numurs? Qual'è il tuo numero?
vārds Kāds ir jūsu vārds? Qual'è il tuo nome?
adrese Kāda ir jūsu adrese? Qual'è il tuo indirizzo?
viesnīca Kāda ir jūsu viesnīca? Com'è il tuo hotel?

Il plurale dei sostantivi


Nell'articolo Sostantivi maschili e femminili abbiamo visto come riconoscere il genere dei sostantivi singolari. In questo articolo capiremo come formare il plurale dei sostantivi maschili e dei sostantivi femminili.

Il plurale dei sostantivi maschili si forma semplicemente terminando il sostantivo con -i. Quindi vīrs, uomo, diventa vīri, pulkstenis, orologio, diventa pulksteņi e alus, birra, diventa ali.

PLURALE SOSTANTIVI MASCHILI

vīrs vīri
pulkstenis pulksteņi
alus ali

Bisogna solo prestare attenzione a quando il sostantivo maschile termina con le lettere -is. In questi casi, nella la forma plurale, la consonante prima della -i finale viene generalmente modificata.

PLURALE SOSTANTIVI MASCHILI

divritenis divriteņi
mēnesis mēneši
brālis brāļi
latvietis latvieši
skapis skapji

Il plurale dei sostantivi femminili si forma in modo più semplice. Ai sostantivi che finiscono con una vocale si aggiunge -s, es: māsas, sorelle, puķes, fiori.

Nei pochi casi di sostantivi femminili che finiscono per -s, ad es: nakts, notte, pils, castello, o sirds, cuore, il plurale si forma terminando il sostantivo con -is, quindi avremo naktis, notti, pilis, castelli e sirdis, cuori.

PLURALE SOSTANTIVI FEMMINILI

puķe puķes
māsa māsas
nakts, pils naktis, pilis

Alcuni sostantivi esistono solo nella forma plurale, come per noi italiani, ad esempio, sono le parole dimissioni, ferie, forbici, nozze, occhiali, viveri, ecc. Anche nel lettone esistono questi casi: durvis, porta, bikses, pantaloni, brilles, occhiali, ziņas, news o kāzas, matrimonio.

Altri sostantivi che esistono nella forma plurale sono, ad esempio, i termini che descrivono i tre pasti principali: brokastis, colazione, pusdienas, pranzo, e vakariņas, cena.

Occasionalmente, un sostantivo nella sua forma plurale può assumere un significato differente. Māja, ad esempio, significa casa, intesa come edificio, costruzione fisica, luogo di abitazione. Nella sua forma plurale mājas ha due significati: indica sia più abitazioni sia la casa come concetto di nido familiare, e quindi con una accezione più affettiva e meno fisica del termine. I significato da attribuire alla parola mājas si capisce dal contesto.

venerdì 1 novembre 2019

Ma quanta bella gente c'è stasera!


Alla nostra festa David, Ilze, Džons, Māra e Kārlis si ritrovano tutti assieme.

🇱🇻 LETTONE

David: Labvakar! Mani sauc Deivids. Ši ir Ilze.
John: Ļoti patīkami. Es esmu Džons, un šī ir mana sieva Māra.
David: O, Džons. Jūs varbūt esat anglis?
Kārlis: Jā, viņš ir anglis. Jūs abi esat briti.
David: Un Māra ir angliete?
Kārlis: Nē, viņa nav angliete. Viņa ir latviete. Ilze un Māra - viņas abas ir latvietes.

🇮🇹 ITALIANO

David: Labvakar! Mi chiamo Deivids. Questa è Ilze.
John: Molto lieto. Io sono John, e questa è mia moglie Mara.
David: Oh, Jhon. Lei forse è Inglese?
Kārlis: Si, lui è Inglese. Voi entrambi siete britannici.
David: E Mara è Inglese?
Kārlis: No, lei non è Inglese. Lei è lettone. Ilze e Mara - esse entrambe sono lettoni.

mercoledì 30 ottobre 2019

Essere o non essere?


Il motore di ogni linguaggio è rappresentato dai suo verbi. Il verbo è la parte variabile del discorso che indica un’azione o uno stato in riferimento a un soggetto. Di seguito l'indicativo presente del verbo būt, essere:

VERBO ESSERE

es esmu io sono
tu esi tu sei
viņš/viņa ir egli/ella è
mēs esam noi siamo
jūs esat voi siete
viņi/viņas ir essi/esse sono

La forma negativa del verbo si ottiene anteponendo le lettere ne-. Questa regola vale per tutti i verbi della lingua lettone.

FORMA NEGATIVA

es neesmu io non sono
tu neesi tu non sei
viņš/viņa nav egli/ella non è
mēs neesam noi non siamo
jūs neesat voi noi siete
viņi/viņas nav essi/esse non sono

Possiamo notare una eccezione qui! Alla terza persona singolare e alla terza persona plurale ir non diviene neir ma nav [nau].

La nota frase dell'Amleto di William Shakespeare, essere, o non essere, questo è il dilemma in lettone diviene būt vai nebūt, tas ir jautājums.